10 passi per l’ospedale + 7 passi per il territorio

L’Associazione Italiana di Ostetricia in seguito all’Assemblea Nazionale dei soci svoltasi a fine Maggio 2018 nella sua sede di Milano, ha stabilito di promuovere dieci passi per l’ospedale + sette passi per il territorio per sostenere il travaglio ed il parto fisiologico vaginale. Nei primi giorni di giugno il Dipartimento Scientifico AIO invierà un breve questionario ai Direttori di struttura complessa ed alle Posizioni Organizzative e Coordinatori Ostetriche al fine di comprendere (in modo anonimo) qual’è la realtà assistenziale Italiana, riguardo all’organizzazione dei luoghi del parto. Poiché da sempre impegnati nella promozione di un percorso assistenziale improntato sulla fisiologia, in seguito ai risultati dei questionari che presenteremo nel Simposio AIO del Congresso Nazionale SIGO 2018, proseguiremo in questa attività per attribuire un CUORE alle Maternità ed ai Consultori Italiani rispettosi delle donne, delle famiglie e dei 10+7 passi.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare e supportare le strutture assistenziali per il miglioramento dell’appropriatezza e dell’umanizzazione della nascita attraverso i nostri passi ed al tempo stesso fornire alle donne e alle famiglie uno strumento per riconoscere (tramite il simbolo del cuore) ospedali e consultori rispettosi della fisiologia.

Ospedale


1. Definire una politica aziendale per l’assistenza al travaglio e al parto vaginale, attraverso l’implementazione e l’adozione del percorso nascita, promuovendo la collaborazione tra i professionisti della struttura, del territorio, i gruppi di sostegno, i medici di famiglia e la comunità locale, per creare reti di sostegno cui indirizzare le future madri. La prima azione che le strutture devono attuare è che la donna abbia a disposizione un’ostetrica per tutto il travaglio e parto (one-to-one)


2. Definire un protocollo scritto o una procedura per l’assistenza al travaglio e al parto vaginale da far conoscere a tutti i professionisti sanitari


3. Preparare tutti i professionisti sanitari per attuare compiutamente questo protocollo, formando i clinici, medici e ostetriche a una gestione del travaglio e del parto basata sull’evidenza, sugli audit clinici e sull’utilizzo del feedback clinico


4. Informare tutte le donne in gravidanza e i loro familiari dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell’assistenza al travaglio e al parto vaginale, anche durante i corsi di accompagnamento alla nascita che devono essere aperti anche ai familiari, offrendo aiuto se necessario


5. Non accondiscendere alla richiesta volontaria di taglio cesareo elettivo tranne che su precisa prescrizione medica


6. Organizzare e gestire un ambulatorio dedicato alle pazienti pre-cesarizzate incontrandole all’inizio della gravidanza allo scopo di favorire il parto vaginale (VBAC)


7. Organizzare e gestire un ambulatorio dedicato alle pazienti con feto in presentazione podalica dove offrire metodiche alternative al taglio cesareo


8. Incoraggiare l’utilizzo di metodiche non farmacologiche di ipoanalgesia secondo il modello dell’Empowerment: movimento, uso di posizioni libere, massaggio, respiro con vocalizzazione, uso dell’acqua, applicazioni caldo-freddo, agopuntura, moxibustione, iniezioni di acqua distillata, shiatsu, medicine naturali, ascolto del proprio corpo per sentire la potenza dell’ossitocina e delle endorfine, contatto fisico dei partner pelle a pelle per stimolare la produzione degli ormoni dell’Amore, supporto emotivo dell’ostetrica e dei familiari, un ambiente protetto: silenzioso, luci basse, evitare la presenza numerosa di persone, curare il bisogno di intimità e sicurezza, privacy e calore umano) o essere accompagnata dalla propria ostetrica libera professionista e farmacologiche per il contenimento del dolore in travaglio


9. Implementare una lista delle principali indicazioni al taglio cesareo elettivo, collaborando con i diversi specialisti interessati: ortopedici, oculisti, neurologi, psichiatri, altri


10. Creare ambienti accoglienti per favorire l’assistenza al travaglio e al parto vaginale

Territorio


1. Definire una politica aziendale per l’assistenza al travaglio e al parto vaginale, attraverso l’implementazione e l’adozione di un percorso nascita, promuovendo la collaborazione tra il personale della struttura, l’ospedale, i gruppi di sostegno, i medici di famiglia e la comunità locale, per creare reti di sostegno cui indirizzare le future madri


2. Formare tutti i professionisti per attuare la politica aziendale


3. Informare tutte le donne in gravidanza e le loro famiglie sui benefici e sulla pratica dell’assistenza al travaglio e al parto vaginale


4. Organizzare e condurre i corsi di accompagnamento alla nascita fin dall’inizio della gravidanza, finalizzati a sviluppare l’Empowerment della donna e della coppia ed a migliorare il livello di consapevolezza dei futuri genitori, promuovendo e diffondendo la cultura del parto vaginale


5. Organizzare e gestire un ambulatorio di fisiologia della gravidanza condotto dalle ostetriche


6. Sostenere le madri e proteggere l’avvio e il mantenimento del travaglio vaginale


7. Creare gruppi di sostegno nelle comunità locali

 

Antonella Marchi
La Presidente, il Consiglio Direttivo, il Comitato Scientifico AIO